Episodi

Avete presente quella scena di “Sister Act” in cui Suor Maria Claretta riesce a tirare fuori in un secondo la voce di Maria Roberta, semplicemente facendole immaginare di essere in un luogo affollatissimo e dover sovrastare il rumore, mentre le dà un buffetto sul diaframma?

Da piccola vedevo il film e mi rispecchiavo nella novizia con i capelli rossi: tanta voglia di cantare ma anche tanta timidezza, e la voce restava lì, ferma in gola.

Cerco la mia Suor Maria Claretta, possibilmente interiore!


“Io sono femminista!”

Lo so, è un po’ forte come dichiarazione, ma non allarmatevi, calmi, fate un bel respiro. Visto?, sono sempre la stessa Emmanuela che conoscevate. E forse non lo sapete ancora, ma siete femministi anche voi.

Solo che non so come convincervi.


Trovare la propria strada, nella vita, non è mica facile. C’è chi, per qualche motivo, ci riesce un po’ più facilmente di altri, ma di certo io non sono una di quelle persone. Sempre piena di dubbi, di indecisioni: quante sterzate dell’ultimo minuto ho fatto, nel corso degli anni! Forse è arrivata l’ora di cambiare qualcosa… 
Edit: perdonatemi, archeologi e paleontologi del mondo! So che le vostre professioni sono diverse, ma non ci ho pensato in fase di registrazione 😦


Questo è un episodio spin-off. Sì, perché parlando di “cerchi che non si chiudono”, l’ultima volta, non ho potuto fare a meno di pensare al più inchiudibile di tutti i cerchi della mia vita: quello degli anni in cui ho vissuto in Libia. Nostalgia a secchiate, un po’ di malinconia ma anche un lumicino di speranza, in fondo 🙂


C’è una cosa che proprio non riesco a fare: lasciare questioni in sospeso. Con i cerchi aperti davvero non posso convivere! Però c’è stata una volta in cui ho dovuto un po’ forzare la chiusura di un cerchio… è non è andata poi tanto male 🙂


A quanto pare “Lockdown” sarà eletta Parola dell’anno 2020. Avevamo dubbi? Sì, lo so che parlare di pandemia durante la pandemia è quasi banale, ma come fare altrimenti? 🙂 Non so voi, ma io ho vissuto in modi diametralmente opposti il primo lockdown rispetto al secondo… Fatemi uscire!


A volte capita di guardarsi e non riconoscersi. È come se qualcuno ci nascondesse sotto a delle pesanti coperte che ci impediscono di vederci per come siamo veramente ma, prima o poi, arriva il momento in cui ci rendiamo conto che così proprio non va. È l’ora di riscoprirsi!